L'UE concederà all'ESMA l'autorità centralizzata sulle criptovalute

Secondo quanto riferito, la Commissione Europea sta redigendo nuove regole che concederebbero all'ESMA una maggiore supervisione sulle società di criptovalute, invece di lasciarla ai regolatori locali.

Secondo un rapporto del Financial Times, i legislatori dell'UE vogliono trasferire i poteri di supervisione sulle criptovalute dalle autorità nazionali all'European Securities and Markets Authority. Questa mossa rientra in una proposta per concedere all'autorità di regolamentazione dei mercati dell'UE la supervisione diretta delle borse valori, delle società crypto e delle clearinghouse.

La presidente dell'ESMA, Verena Ross, ha dichiarato che la Commissione Europea sta attualmente redigendo la riforma normativa che servirebbe a rendere la supervisione regolamentare più uniforme tra i mercati dei capitali in Europa. L'UE aveva precedentemente proposto di rendere l'ESMA il principale supervisore delle società crypto quando è stato redatto il MiCA, tuttavia non è stato ancora pienamente implementato.

Il piano di rendere l'ESMA l'unico regolatore per le criptovalute nell'UE ha ricevuto critiche da parte di paesi più piccoli con agende crypto in crescita, come Lussemburgo e Malta. Malta in particolare è stata attiva nel concedere licenze ai fornitori di servizi di asset crypto.

A partire da luglio 2025, Malta ha concesso almeno cinque licenze CASP nell'ambito del quadro normativo MiCA, incluse licenze per importanti exchange di criptovalute come Crypto.com e OKX. Queste cinque licenze sono state tra le prime in Europa ad essere concesse secondo il nuovo quadro MiCA, rendendo Malta un importante early adopter del quadro completo sugli asset crypto dell'UE.

In effetti, l'ESMA aveva criticato il processo di approvazione delle licenze di Malta per le società crypto. A luglio, l'autorità finanziaria dell'UE aveva affermato che "alcune aree di rischio non sono state adeguatamente valutate durante il processo di autorizzazione" per una società senza nome che aveva ricevuto una licenza dalle autorità maltesi.

"Significa anche che le persone hanno dovuto costruire risorse e competenze specifiche 27 volte presso diversi supervisori nazionali, cosa che avrebbe potuto essere fatta in modo più efficiente una sola volta a livello europeo", ha dichiarato Ross al Financial Times.

Perché la guida dell'ESMA è controversa

Istituita nel 2011, l'ESMA è stata creata nella speranza di migliorare l'armonizzazione delle regole di mercato in tutta l'UE. Tuttavia, la maggior parte delle attività dei mercati finanziari della regione ricade ancora sotto la supervisione delle sue 27 autorità nazionali.

Ross ha dichiarato che l'organismo di vigilanza dell'UE ha "provato per un certo tempo, con l'unione dei mercati dei capitali e altre iniziative, a costruire un mercato dei capitali più efficace". Nonostante gli sforzi, non sono ancora state implementate misure per mettere tutti i mercati dell'UE sotto un unico ombrello, poiché ogni area ha strutture di mercato molto diverse.

Non tutti concordano sul fatto che l'ESMA debba avere il pieno controllo sui vari mercati dell'UE, specialmente per quanto riguarda i mercati crypto emergenti. Alcune nazioni più piccole dell'UE, tra cui Lussemburgo, Malta e Irlanda, si sono opposte a concedere maggiore autorità all'ESMA, sostenendo che ciò potrebbe minacciare i loro settori finanziari ben consolidati.

Inoltre, per l'industria crypto in crescita, mettere l'ESMA a capo della regolamentazione dei fornitori di servizi di asset crypto potrebbe creare un sistema rigido, unico per tutti, che soffoca l'innovazione e concentra troppo potere in un'unica autorità.

Il capo dell'autorità di vigilanza finanziaria del Lussemburgo, la Commission de Surveillance du Secteur Financier o CSSF, Claude Marx, aveva avvertito che mettere tutti i fondi di investimento dell'UE sotto la supervisione dell'ESMA rischierebbe di creare un "mostro" in quella che considera un'organizzazione "estremamente complessa".

"È una fantasia che la Commissione Europea voglia spingere per un unico supervisore. La Commissione Europea ha sempre dichiarato di non avere un'idea fissa di avere una SEC europea", ha detto Marx, riferendosi all'autorità di vigilanza finanziaria degli Stati Uniti.