- JPYC lancia la prima stablecoin giapponese supportata dallo yen e approvata dalla FSA.
- I megabanchi giapponesi pianificano una stablecoin congiunta in yen tramite Progmat di MUFG.
- JPYC punta a un'emissione di 10 trilioni di yen entro tre anni.
JPYC Inc., una società fintech con sede a Tokyo, ha ufficialmente lanciato la prima stablecoin giapponese supportata dallo yen, segnando un cambiamento significativo nell'approccio nazionale agli asset digitali regolamentati.
La stablecoin, chiamata JPYC, è stata lanciata il 27 ottobre 2025, dopo l'approvazione della Financial Services Agency (FSA) giapponese.
La stablecoin è completamente garantita da depositi bancari domestici e titoli di stato giapponesi, assicurando la convertibilità uno a uno con lo yen.
Il passo audace del Giappone verso le stablecoin regolamentate
Il lancio di JPYC segna un momento storico per il Giappone, rendendolo il primo paese a mettere in circolazione una stablecoin completamente ancorata alla propria valuta nazionale con pieno supporto normativo.
Insieme alla stablecoin, JPYC ha introdotto JPYC EX, una piattaforma che consente agli utenti di emettere e riscattare il token.
Il sistema segue rigorosi standard di verifica dell'identità e di antiriciclaggio secondo la legge giapponese sulla prevenzione del trasferimento di proventi criminali.
Il presidente di JPYC, Noriyoshi Okabe, ha descritto il lancio come una "pietra miliare nella storia della valuta giapponese".
Ha affermato che l'iniziativa ha già attirato l'interesse di sette aziende che si stanno preparando a integrare la moneta nei loro servizi.
L'azienda mira a emettere fino a 10 trilioni di yen in JPYC entro tre anni, promuovendone l'uso sia a livello nazionale che internazionale.
Per incentivare l'adozione, JPYC inizialmente non applicherà commissioni di transazione. Invece, genererà ricavi dagli interessi maturati sulle partecipazioni in titoli di stato giapponesi (JGB).
Okabe ha spiegato che l'obiettivo è ridurre i costi di regolamento e sostenere l'innovazione offrendo alle aziende un sistema di transazioni digitali a basso costo.
I megabanchi si preparano a entrare nell'arena delle stablecoin
Secondo una fonte attendibile, le tre maggiori banche giapponesi — Mitsubishi UFJ Financial Group, Sumitomo Mitsui Banking Corporation e Mizuho Bank — si stanno preparando anch'esse a lanciare le proprie stablecoin supportate dallo yen il 31 ottobre.
La loro iniziativa congiunta utilizzerà la piattaforma Progmat di MUFG per facilitare i regolamenti aziendali, collegando centinaia di migliaia di terminali di pagamento in tutto il Giappone.
Gli esperti affermano che queste mosse istituzionali potrebbero accelerare l'adozione delle stablecoin.
Tomoyuki Shimoda, ex dirigente della Bank of Japan e attuale accademico presso la Rikkyo University, ritiene che, sebbene le stablecoin basate sullo yen possano impiegare due o tre anni per raggiungere un uso diffuso, la partecipazione dei megabanchi potrebbe accelerare il processo.
Ma nonostante l'ottimismo, i regolatori e i responsabili politici procedono con cautela.
Il vice governatore della Bank of Japan, Ryozo Himino, ha riconosciuto che le stablecoin potrebbero diventare "un attore chiave nel sistema globale dei pagamenti", potenzialmente modificando il ruolo dei depositi bancari tradizionali.
Tuttavia, i funzionari rimangono cauti riguardo ai rischi di flussi di fondi al di fuori dei sistemi finanziari regolamentati.
Il debutto di JPYC segnala le ambizioni del Giappone nella finanza digitale
Il mercato globale delle stablecoin, valutato oltre 286 miliardi di dollari, è attualmente dominato da asset ancorati al dollaro come USDT di Tether e USDC di Circle, che rappresentano circa il 99% dell'offerta totale.
L'introduzione di una valuta digitale completamente supportata dallo yen rappresenta il primo passo significativo del Giappone verso la diversificazione di questo panorama.
Il lancio di JPYC riflette anche le più ampie ambizioni del Giappone di modernizzare la propria infrastruttura finanziaria.
Sfruttando la tecnologia blockchain e le riserve garantite dal governo, l'azienda spera di costruire fiducia nei pagamenti digitali e migliorare l'interoperabilità transfrontaliera.
Poiché altre economie asiatiche come Corea del Sud e Cina esplorano iniziative simili, la mossa anticipata del Giappone potrebbe posizionarlo come leader regionale nell'innovazione delle stablecoin.
Il modello senza commissioni di JPYC, supportato da titoli di stato e approvazione normativa, stabilisce un precedente unico su come le valute digitali possano coesistere con i sistemi finanziari tradizionali.


