L'emittente della memecoin di Trump pianifica una nuova società di tesoreria di asset digitali

La società dietro il memecoin ufficiale di Donald Trump starebbe cercando di raccogliere almeno 200 milioni di dollari per una nuova società di tesoreria di asset digitali.

Questa mossa ambiziosa mira a stabilizzare il prezzo del token in difficoltà ed espandere la sua presenza nell’ecosistema crypto.

Secondo un report di Bloomberg dell’8 ottobre, Fight Fight Fight LLC, l’emittente del memecoin Trump (TRUMP), sta guidando la raccolta fondi. L’azienda, guidata dall’alleato e promotore di lunga data di Trump, Bill Zanker, punta a raccogliere fino a 1 miliardo di dollari, anche se la cifra finale è ancora in discussione. Persone a conoscenza della questione hanno sottolineato che l’iniziativa è ancora nelle fasi iniziali e potrebbe non concretizzarsi.

La proposta Digital Asset Treasury si concentrerebbe sull’accumulo di token collegati a Trump, incluso il coin TRUMP, che ha perso un valore significativo dal suo picco di gennaio. Al momento della scrittura, TRUMP viene scambiato intorno agli 8 dollari, in calo rispetto al massimo storico di 44 dollari.

Rianimare il memecoin Trump in declino

Il progetto DAT è l’ultimo tentativo di Zanker di ridare vita al token Trump, lanciato su Solana (SOL) poco prima della seconda inaugurazione presidenziale di Trump. Il debutto del token presentava una rappresentazione a fumetti di Trump che alzava il pugno dopo il tentato assassinio, un simbolo che ha alimentato l’hype iniziale ma non è riuscito a sostenere lo slancio del prezzo.

A maggio, Trump ha ospitato una cena con i principali detentori del suo memecoin come parte di una campagna social di Fight Fight Fight per stimolare il coinvolgimento della community. Tuttavia, il precedente piano dell’azienda di lanciare un wallet a marchio Trump per il trading e la custodia è stato accantonato dopo una disputa con World Liberty Financial, un’altra iniziativa crypto legata a Trump.

In particolare, il token WLFI di World Liberty è già in fase di accumulo da parte di ALT5 Sigma, una società di tesoreria di asset digitali separata. Questo ha portato a paragoni tra i due progetti, con alcuni analisti che suggeriscono che il DAT potrebbe svolgere una funzione simile, potenzialmente concentrando la proprietà dei token legati a Trump all’interno di una ristretta cerchia di società affiliate.

Crescono le ambizioni politiche nel settore crypto

Il coinvolgimento della famiglia Trump negli asset digitali è cresciuto rapidamente nell’ultimo anno, includendo iniziative nel mining di Bitcoin, stablecoin e fondi crypto exchange-traded. Su X, i commentatori crypto hanno collegato rapidamente i nuovi piani DAT alla promessa di Trump di inaugurare una “golden age for crypto”, mentre i critici hanno sollevato preoccupazioni su possibili arricchimenti personali e conflitti di interesse.

Nel frattempo, l’attività dei memecoin legati al brand Trump continua ad alimentare dibattiti politici e culturali, dal satirico “Corruption Token” del governatore della California Gavin Newsom alle continue promozioni di Trumpbucks, una stablecoin da 1 USD collegata a World Liberty Financial.

Nonostante le controversie, l’ultima mossa di Zanker dimostra che l’ecosistema crypto di Trump è tutt’altro che in rallentamento, anche se i suoi token non stanno più registrando i rally di un tempo.